- Fascia 3-5 anni
Cappuccetto Rosso del 2000 è una bambina alla moda che parla il dialetto napoletano.
Svegliata di primo mattino dalla mamma, anch’essa campana, gli viene ordinato di portare una borsa piena zeppa di cibo (melanzane e peperoni ripieni, salsiccia e friarielli, cotiche con minestra) alla nonna ormai ottantenne, ammalata di tosse e raffreddore.
Per recarsi dalla vecchietta, che abitava sotto le tre grosse querce, bastava imboccare la strada di fronte, girare a destra, ancora a destra, tre volte a sinistra e si era giunti quindi a destinazione.
Il navigatore non funzionava, perché era rotto.
Prima di andare, la buona e amorevole mamma, faceva a Cappuccetto Rosso tutte le raccomandazioni possibili ed immaginabili, tanto che la bimba le dimentica tutte insieme, un attimo dopo, perché erano veramente troppe.
Si incamminò e nel tragitto incontra un grosso lupo romano che non aveva lo specchio della matrigna di Biancaneve, ma credeva di essere “er rupo più belle der monno”.
Come la fiaba classica, così questa moderna, il lupo mangiava la nonna un po’duretta, vista l’età, ma si sa, gallina vecchia fa buon brodo e la bambina, in uno, anzi due bocconi.
A salvare ambedue, è un cacciatore sardo: “Capito mi hai?” e la storia si conclude a lieto fine, più o meno, altrimenti i bambini ci rimangono male.